sabato 25 maggio 2013

Pisa, quattro ragazzi travolti da un Suv alla fermata dell'autobus: due sono gravi

Il conducente, forse per un malore, ha perso il controllo dell'auto e si è schiantato più avanti contro una casa

MILANO - Un Suv piomba sulla fermata dell'autobus e travolge quattro giovanissimi che attendevano il pullman per andare a scuola a Pisa. L'incidente è avvenuto stamani alle 7 in via Cammeo nel comune di Cascina (Pisa). Si tratta di due maschi 16 e 17 anni e due femmine di 16 e 17. I due più gravi sono sedicenni (maschio e femmina) ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa e sottoposti ad interventi chirurgici complessi. La prognosi è riservata. Gli altri due non sono in pericolo di vita. In particolare, la ragazza di 16 anni sottoposta a molteplici interventi chirurgici per ridurre le lesioni interne riportate «non ha avuto l'asportazione della milza» come invece era stato erroneamente precedentemente indicato. Proprio il tempestivo intervento dei medici del pronto soccorso di Pisa ha consentito di salvare la funzionalità dell'organo. «Il quadro generale - spiegano i medici - resta critico e la giovane sarà tenuta sotto stretta osservazione».
Fonte:Corriere della sera 

Svezzamento del bambino, le linee guida del ministero della salute

Dal sesto mese di vita compiuto del bambino si può iniziare lo svezzamento, cioè l’integrazione di cibi solidi e semisolidi all’alimentazione con solo latte. Rispetto a prima l'ordine di introduzione degli alimenti non riveste più l'importanza che un tempo gli veniva attribuita prima.
Dal sesto mese di vita compiuto si può iniziare lo svezzamento, cioè l’integrazione di cibi solidi e semisolidi (biscotti, frutta, pappe, minestrine) all’alimentazione con solo latte (materno o formula adatta per il primo semestre). E' quanto raccomanda il ministero della Salute nella guida per le famiglie "Bambine e bambini del mondo".
A sei mesi il bambino è ormai sicuramente pronto da ogni punto di vista (psicologico, motorio, digestivo) ad altro tipo di nutrimento diverso dal latte materno e potrà accettare il cucchiaino e gestire la deglutizione di cibi densi, dice il ministero.
Questo non vuol dire però smettere con il latte materno: l’allattamento è il modo per dare al bambino, allo stesso tempo, nutrimento e sicurezza, insomma un riferimento affettivo rilevante per l’acquisizione dell’autonomia.
Se la madre lo desidera, l’allattamento al seno potrà quindi continuare dal secondo semestre di vita fino al secondo anno e anche oltre, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il bambino allattato oltre il secondo anno di vita, sottolinea il ministero, non va visto come un bambino viziato e sua madre non deve ritenere di limitare la sua maturazione e la sua autonomia.
Lo svezzamento non è soltanto una tappa importante dal punto di vista nutrizionale: come sottolinea il ministero, rappresenta anche un momento delicato e importante per l’acquisizione di comportamenti e attitudini del piccolo di fronte alle esperienze olfattive e gustative, all’accettazione del cucchiaino.

In quale ordine vanno introdotti gli alimenti

L’ordine con cui gli alimenti semisolidi e solidi vengono introdotti nella fase dello svezzamento non riveste più l’importanza che un tempo gli veniva attribuita, si legge nella guida del ministero e può variare in base alla preferenza del bambino e alla cultura gastronomica della famiglia e del pediatra che fornisce i consigli.
Non è necessario posticipare il consumo da parte del bambino del pane e della pastina (contenenti glutine).

I primi cibi diversi dal latte da introdurre

Come primi alimenti diversi dal latte da offrire si possono provare, in base alla scelta materna, alle vostre abitudini culturali ed all’accettazione del bambino, i seguenti:
  • vegetali cotti e tritati come patate, carote
  • banana o pera o mela grattugiata
  • crema di riso messa nel latte
e successivamente
  • carboidrati come riso, mais, porridge, akamu, tapioca, yucca
  • proteine (senza eccedere): montone, agnello, pollo, manzo, pesce, capretto, maiale.

Non esagerare con i cibi salati e troppe proteine

È ancora valida e attuale la raccomandazione di non esagerare, nella fase dello svezzamento, con l’offerta di cibi salati e ad alto contenuto proteico.
Gli errori più comuni nella prima alimentazione sono dovuti infatti all’eccesso di formaggio, formaggini e carne, che appesantiscono il metabolismo del bambino e possono anche orientare le sue preferenze future verso un’alimentazione meno sana, perché con troppe proteine e con troppo sale.
Nel caso di allattamento artificiale bisogna evitare la tentazione di aggiungere nel biberon biscotti, creme e altro al latte anche nei primi mesi. Si aspetterà quantomeno il 4° mese e possibilmente il 6°, procedendo con uno svezzamento secondo linee guida generali analoghe a quelle valide per il bambino allattato al seno.
Non aggiungere zucchero, sale e miele
A questi alimenti non aggiungere zucchero (può favorire le carie), sale (è già contenuto a sufficienza nei cibi), miele (mai sotto l’anno di vita perché potrebbe contenere un germe molto pericoloso, il botulino).
Meglio evitare alimenti a contenuto ridotto di grassi come certi tipi di latte e yogurt, perché il grasso è importante per un organismo in crescita, specialmente per il cervello. Come il bambino mangerà cibi semisolidi e solidi così progressivamente berrà meno latte (materno o artificiale).
Oggi si ritiene che continuare ad allattare al seno il proprio bambino anche dopo che inizia a mangiare cibi solidi e semisolidi, rechi sicuri benefici. In alcuni casi e condizioni può essere utile aggiungere nel primo anno di vita alcune vitamine, su indicazione del pediatra.
Fonte:nostrofiglio.it

Mal di testa da stress, italiani ne soffrono meno in Ue

In Italia, nonostante la crisi, abbiamo una delle piu' basse percentuali di cefalea da stress: il 19,4%, inferiore alla media delle altre nazione europee e molto piu' simile a quella americana.

Comunque una delle piu' basse dei Paesi Occidentali.

Un gruppo di studio con ricercatori delle Universita' di Parma e Palermo, presentato a Stresa in occasione di un convegno sul mal di testa, ha aggiornato l'unico studio italiano sull'epidemiologia di questo disturbo nel nostro Paese finora disponibile: il PACE study condotto nel 2008-2009 che riportava percentuali di cefalea past year (cioe' nell'anno precedente all'indagine) del 52% per le donne e del 42.8% per gli uomini, mentre la cefalea lifetime (cioe' quanti hanno sofferto di mal di testa nell'arco della propria vita) riguarderebbe il 75,8% delle donne ed il 60,6% degli uomini.

Per l'emicrania i valori past-year erano superiori a quelli medi europei: 30.1% nelle donne e 12.1% negli uomini.

Rispetto all'emicrania, esistono meno studi epidemiologici per la cefalea di tipo tensivo, il cosiddetto mal di testa da stress e i risultati sono spesso divergenti: 74% in Danimarca e 38% negli Stati Uniti. Le donne piu' colpite dei maschi, ma in maniera meno netta: 86% contro il 63% degli uomini in Danimarca e il 42% contro l'36% in USA. 
Fonte:Ansa

venerdì 24 maggio 2013

Trachea creata con stampante 3D salva un bambino

Il piccolo era affetto da una grave malattia respiratoria.
Il modello realizzato sulla base della Tac

Uno scheletro su misura per sostenere lo sviluppo della trachea e dei bronchi in chi è nato senza un supporto cartilagineo adeguato alle vie respiratorie. Un supporto uscito direttamente da una stampante in 3D grazie al modello ottenuto dall'immagine ad alta risoluzione della Tac del paziente. Il dispositivo ha salvato la vita del piccolo Kaiba, di 20 mesi, affetto da una forma ditracheobroncomalacia (Tbm) grave con il collasso della trachea associato a quello dei grossi bronchi.
L'UNIVERSITÀ - La speranza per i genitori di Kaiba è arrivata da uno di ricercatori dall'Università del Michigan (Usa) che ha creato il dispositivo bioassorbibile grazie alla stampante in 3D e all'uso di policaprolattone (Pcl), utilizzando come materiale un polimero semicristallino sintetico biodegradabile. Il caso clinico è stato pubblicato su New England Journal of Medicine. Lo scheletro è stato cucito intorno alle vie respiratorie di Kaiba per espandere i bronchi e dare un supporto per aiutare la crescita corretta dell'apparato. Dopo tre anni verrà riassorbito dal corpo.
LA PATOLOGIA - Un neonato su 2.200 nasce con Tbm grave che però spesso è confusa con l'asma, ma il caso grave di Kaiba riguarda solo il 10% di questi malati. I ricercatori hanno ottenuto dall'Agenzia americana Food and Drug Administration un'attestazione d'emergenza per procedere all'impianto del dispositivo avvenuto al Mott childrens' Hospital dell'università del Michigan.«È stato incredibile - affermano i medici - appena abbiamo inserito lo scheletro, i polmoni hanno iniziato ad andare su e giù per la prima volta. Ed è stato il momento che abbiamo capito che l'operazione era riuscita»
Fonte: Agenzia Adnkronos

Sesso: «effetto femmina», feromoni modificano il comportamento maschile

Il maschio non è una semplice macchina sessuale ma modifica i comportamenti in base ai segnali delle femmine

un team di ricercatori italiani ha dimostrato infatti per la prima volta, in un articolo su Physiology and Behaviour, che non è solo la femmina a modificare il proprio comportamento in risposta ai feromoni maschili, ma anche il contrario. «Possiamo proprio parlare di "female effect", perché abbiamo dimostrato come i feromoni sessuali femminili agiscono sul sistema neuroendocrino e sul comportamento del maschio. Per il momento nell'asino, ma il risultato è estensibile anche alla nostra specie», spiega all'Adnkronos Salute Andrea Mazzatenta del Dipartimento di Psicobiologia animale della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Teramo, che insieme al team di Augusto Carluccio ha firmato la ricerca.
I COMPORTAMENTI - «In questa ricerca dimostriamo come il maschio non sia una semplice macchina sessuale, ma sia stato "progettato" per modificare il proprio comportamento in risposta a chemiosegnali specifici che gli arrivano dalla femmina - racconta - Ci siamo concentrati su un'antica razza di asino, l'asino di Martina Franca, perché c'è una facility di questi animali a Teramo. Nella struttura si cerca di tenere le femmine in estro tutto l'anno con l'aiuto di dieta e illuminazione, e si filma la reazione dei maschi. Così abbiamo potuto notare che il comportamento degli stalloni cambia in base alla composizione chimica dei feromoni rilasciati dalle femmine. In pratica, il comportamento del maschio varia se le asine si trovano nella normale stagione riproduttiva (che va dalla primavera al primo autunno), o in quella "artificiale" (autunno-inverno)».
COME FUNZIONA - Ma in che modo? «Le femmine mandano chemiosegnali ai maschi nelle urine e nel sudore, 'indizi' che opportunamente decodificati - spiega l'esperto - dicono al maschio che c'è una femmina ricettiva. Attraverso una particolare smorfia il maschio aspira i feromoni, e quando capisce che c'è una potenziale compagna, si discosta e si isola. Un comportamento apparentemente insolito che invece gli serve proprio per arrivare alla concentrazione ormonale chiave per ottenere l'erezione. Ebbene, questo isolamento nella stagione riproduttiva 'anomala' diventa più lungo: questo perché il maschio fatica di più a produrre e rilasciare nel sangue gli ormoni necessari. Un cambiamento che ci spiega come sono proprio i segnali femminili a influire sul comportamento maschile», sottolinea il ricercatore.«Ebbene, nei cani - dice Mazzatenta - le stagioni degli amori sono due o tre, mentre negli esseri umani hanno l'andamento del ciclo femminile. Sono convinto che i risultati della ricerca suggeriscano il potere dei feromoni delle femmine sul comportamento del maschio, anche di quello umano. Una novità, visto che fino ad ora era stato dimostrato il contrario: ovvero che le femmine in particolari periodi del mese reagivano in modo diverso ai feromoni maschili. Chemiosegnali ricchi di indizi sul momento fertile o meno della donna, che il maschio sarebbe progettato per decifrare: si sa infatti - conclude - che se la partner è in fase fertile, lui rilascia una maggior quantità di seme». 
Fonte:corriere della sera

Caso di meningite nel Cremonese

Attivate misure profilassi preventive

Una donna di Gussola (Cremona) affetta da meningite è stata ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. A conferma della notizia, si è appreso che la direzione medica ha attivato tutte le procedure previste dalla legge, compresa la segnalazione all'Asl di riferimento. Attivata anche la somministrazione della profilassi ai soggetti entrati in contatto con la paziente.

giovedì 23 maggio 2013

Metalli tossici nei rossetti?

Livelli di metalli pesanti superiori al dovuto in alcuni prodotti statunitensi; più sicuri i cosmetici europei

Cromo, cadmio, manganese, alluminio e perfino piombo. Metalli tossici che si troverebbero in quantità superiori al «livello di guardia» in molti rossetti, stando a un'indagine dell'università di Berkeley per la quale sono stati testati 32 prodotti reperibili sugli scaffali di profumerie e supermercati d'oltreoceano.
STUDIO – Lo studio, pubblicato su Environmental Health Perspectives, è stato condotto dai ricercatori perché in passato si sono già avuti allarmi in merito a sostanze tossiche contenute nei rossetti, ma nessuno ha mai dosato quanto dei metalli pesanti eventualmente presenti passi davvero a chi porta questi cosmetici e quanto la «dose» sia vicina o lontana dalle soglie di sicurezza stabilite dalle organizzazioni sanitarie. «Trovare metalli nei rossetti non è di per sé un fatto preoccupante – spiega la coordinatrice dello studio, la docente di scienze ambientali Katharine Hammond –. Gli effetti sulla salute di chi li porta infatti si possono avere se questi composti sono presenti a livelli troppo elevati: per questo dosarli è molto importante. Non a caso, poi, fra tutti i cosmetici sono stati scelti i rossetti e i lucidalabbra: infatti questi prodotti possono pian piano essere ingeriti e assorbiti da chi li usa». Il primo passo quindi è stato definire l'uso di rossetto, indicando come «utilizzo medio» quello che comporta un'ingestione quotidiana di trucco di circa 24 milligrammi e come «utilizzo elevato» un impiego che provoca un'assorbimento pari a circa 87 milligrammi di cosmetico, in genere correlato all'abitudine di ripassare più volte il rossetto durante il giorno.
METALLI – I dati raccolti indicano che con un uso medio di rossetto si potrebbe già essere esposte a un eccesso di cromo, un metallo che è stato connesso allo sviluppo di tumore allo stomaco; un utilizzo elevato di questo cosmetico potrebbe inoltre sovraesporre all'alluminio, al cadmio e al manganese, quest'ultimo associato a tossicità sul sistema nervoso. E nei rossetti poi c'è perfino il piombo: in 24 campioni su 32 ne sono state trovate tracce ma in questo caso, dicono gli autori, le concentrazioni sono risultate mediamente inferiori a quelle ritenute pericolose e non dovrebbero perciò provocare danni alla salute. «Il piombo nei rossetti e lucidalabbra esaminati, tuttavia, è un rischio potenziale per le bambine che spesso giocano con i cosmetici delle mamme: nei più piccoli non esiste, infatti, una soglia di tossicità accertata per il piombo», avverte Hammond. Quindi che si fa, si buttano via tutti i rossetti? «No, perché nella maggior parte dei casi non vi sono rischi consistenti, viste le quantità moderate di metalli presenti nei prodotti e l'uso medio che ne fa la maggioranza delle consumatrici – dice l'esperta –. Tuttavia questi dati indicano che gli enti regolatori dovrebbero essere più attenti e severi in merito alle soglie di metalli consentiti nei cosmetici». Bisogna peraltro sottolineare che si tratta di uno studio americano, condotto su prodotti in vendita oltreoceano dove non vigono le regole europee e non esistono standard in merito al contenuto di metalli accettabile nei rossetti: nell'Unione Europea il livello di cadmio, cromo e piombo consentito nei cosmetici è infatti pari a zero. Per ridurre i rischi, quindi, meglio acquistare rossetti, ombretti e altri prodotti per il trucco che siano stato fabbricati secondo le norme di sicurezza europee. E, se si vuole essere sempre aggiornati sui cosmetici sui quali vi siano state segnalazioni di pericolosità in Europa, si può consultare il RAPEX : in questo database si possono infatti trovare tutti i prodotti non alimentari e non farmaceutici per i quali siano stati registrati casi di tossicità.
Fonte:Corriere della sera 

Per i tumori più cure domiciliari e più «eccellenze»

La condizione dei malati oncologici. Cresce il numero di pazienti che possono guarire o essere curate per molti anni

La salute ai tempi della crisi: i tagli possono essere un'opportunità. Lo suggerisce l'ultimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici, presentato al Senato in occasione dell'ottava Giornata nazionale del malato oncologico, organizzata dalla Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo). Da un lato ci sono i costi in aumento per curare un numero crescente di casi di tumore, dall'altro la revisione e la riduzione delle spese a carico del Servizio sanitario nazionale. In mezzo un esercito di pazienti, familiari, oncologi, chirurghi, radioterapisti, specialisti della riabilitazione e psiconcologi, che temono di non poter più ricevere, o garantire a tutti, le migliori terapie possibili.
Per capire le dimensioni del problema basti pensare che in termini di costi sanitari e perdita di produttività, la spesa per i tumori è pari allo 0,6 per cento del PIL, per un costo complessivo che supera gli 8 miliardi di euro all’anno (circa 25.800 euro per paziente). Considerando anche l'invecchiamento generale della popolazione, tutte le statistiche dicono che il numero di casi di tumore è destinato ad aumentare: grazie ai progressi fatti nella prevenzione e nella ricerca, sempre più pazienti possono guarire o essere curati per molti anni, rendendo il cancro una «malattia cronica».
Dai dati presentati emerge infatti una riduzione significativa della mortalità per tumore in entrambi i sessi (il calo è del 12% nei maschi, del 6% tra le donne) e anche i cosiddetti big killer (i tumori di colon retto, polmone, mammella, prostata), che ogni anno fanno registrare il maggior numero di decessi, oggi fanno meno paura. È dunque fondamentale continuare a garantire ai malati le migliori cure disponibili, pur procedendo alla riduzione dei costi, imposta dalla spending review. Ma secondo gli esperti che hanno lavorato al Rapporto è concreto il rischio che, in assenza di verifiche, le Regioni realizzino riduzioni lineari. Un primo modo intelligente per risparmiare potrebbe essere, invece, quello di incrementare ricoveri diurni, servizi ambulatoriali, domiciliari e residenziali, coinvolgendo di più i medici di base. «Un terzo dei pazienti con cancro muore in strutture ospedaliere destinate al contrasto di patologie acute — aggiunge Francesco De Lorenzo —. È chiara l'inappropriatezza di questi ricoveri. Vanno poi considerati gli alti costi giornalieri delle degenze in centri complessi e ad alto tasso tecnologico, con il rischio aggiuntivo di sottrarre posti letto a malati oncologici in fase acuta».
Un gruppo di lavoro formato da esperti della Società Italiana di Chirurgia Oncologica (Sico), dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), di Favo e da rappresentanti del Ministero della Salute ha inoltre individuato i parametri (con riferimento a quelli internazionali) per stabilire i volumi minimi di attività per singola neoplasia, al di sotto dei quali le strutture chirurgiche non dovrebbero essere abilitate ad affrontare le varie patologie. Si evidenzia così che dei 1.015 Centri che ora si occupano di cancro del colon retto, solo 196 sono adeguati; dei 906 Centri per il tumore al seno, quelli adeguati sono solo 193; dei 702 che curano tumori al polmone solo 96 rientrano nei parametri, cosi come 118 dei 624 che curano tumori alla prostata. «Ci sono reparti di chirurgia e oncologia medica presenti in piccole strutture, prive degli indispensabili servizi di supporto e con casistiche inferiori al minimo necessario per garantire esperienza e trattamenti adeguati — spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom —. Evidenze scientifiche dimostrano che Centri con bassi volumi di attività presentano maggiori rischi per i malati». Insomma, si potrebbero eliminare strutture inadeguate ed evitare tagli in quelle eccellenti. Incrementando anche i servizi che ancora mancano, come riabilitazione e terapia del dolore, e colmando il divario persistente fra Nord e Sud.
Fonte:Corriere della sera

Esposta In Veneto l'auto-scorta di Giovanni Falconi

Non è più una macchina, ma un ammasso di rottami la macchina nella quale perse la vita Giovanni Falconi.
In occasione dell'anniversario della sua morte, la macchina è stata esposta in  un piccolo paese della provincia veronese, Mozzecane.
Questo in occasione dell'anniversario di quella ingiusta e sanguinosa strage che costo la vita non solo a Falconi,ma a molti altri.
All'iniziativa ''Capaci di crederci ancora'' ha preso parte anche Tina Montinaro, vedova del caposcorta di Falcone, per la prima volta lontana da Palermo in occasione dell'anniversario della strage, il 23 maggio 1992.

Trucco in spiaggia promosso dai dermatologi, previene tumori

Fondotinta, polveri per le guance, fard, terre, ombretti e matite, infine rossetti e gloss sulle labbra. E' boom del maquillage da spiaggia, diverso dall'invernale perche' formulato appositamente per proteggere dai raggi solari in base al fototipo, nutrire la pelle sotto l' azione disidratante del sole, evitando l'effetto lucido e compensare i danni di raggi a livello cellulare. Promosso perfino dai dermatologi, una volta schierati contro il trucco sotto il solleone perche' ritenuto l'artefice di pelle grassa, brufoli e intolleranze cutanee. Ora l'American Academy of dermatology plaude al maquillage da spiaggia dotato di filtri solari aggiuntivi, includendolo fra le strategie anti-sole piu' efficaci per prevenire i tumori della pelle, insieme alle creme idratanti schermanti e ai prodotti solari classici. ''I nuovi filtri sono uno strumento importante contro il cancro della pelle ed e' importante che ognuno scelga i vari prodotti in base al proprio fototipo da usare al mare o in citta''' afferma Zoe Draelos, docente di dermatologia alla Duke university School of medicine di New York. ''Il nuovo maquillage estivo e' indicato per chi sta al mare e chi resta in citta''' sottolinea Simona Caletti, national trainer e specialista in makeup per la cosmetica Shiseido. ''Protegge, colora, cancella i difetti, attenua le occhiaie sotto gli occhi e idrata la pelle. Non cola neanche durante i bagni al mare e permette comunque di abbronzarsi in modo uniforme, limitando il rischio di allergie'' . Sottolinea l'esperta: ''Il fondotinta e' il principale prodotto, utile soprattutto nei primi periodi della vacanza in cui la pelle e' poco colorita e mostra i difetti. Si puo' scegliere compatto, in polvere o fluido per le pelli grasse, crema o in stick per pelle secca e in base al proprio fototipo.

Il makeup estivo resiste all'acqua come una crema solare. I prodotti non si sciolgono e resistono al caldo secco e umido, ai bagni in acqua, senza sbavare''.

Nuovi i rossetti e i gloss colorati per labbra lucide e brillanti, anche aromatizzati alla frutta tipica estiva, come papaya, mango anguria e melone. ''Sulle labbra sono molto indicati rossetti e stick ad alta protezione ultravioletta che prevengono l'herpes labiale che si accende generalmente sotto i primi raggi di sole estivo'' conclude Caletti. 
fonte:ansa.it

Vita low cost, a caccia del divertimento conveniente

ROMA - Concerti gratis, o quasi, di cantanti famosi per cui di norma si spende dai 25 euro in su? Basta saper cogliere l'occasione. A cinema e teatro con pochi spiccioli? Occorre conoscere i luoghi giusti. Per non parlare, poi, di bar e trattorie, magari "nascosti" in una via secondaria, dove mangiare bene e salvare il portafogli. Di fronte alla crisi qualcuno ha aguzzato l'ingegno e ha scoperto che le città italiane sono scrigni di opportunità low cost. Luoghi ed eventi dove l'intrattenimento di qualità costa poco. E' il caso del magazine online Vita Low Cost che si propone come guida online a chi vuole vivere con "meno di 10 euro", così recita lo slogan.

Il sito, nato da circa un anno, racconta il consumo "intelligente" in diverse città d'Italia, sparse tra Nord, Centro e Sud (Milano, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Padova, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Lecce). Su Vita Low Cost si trova un po' di tutto: musica, palestre, cibo, cinema e teatro. Il magazine ospita anche una rassegna di eventi pensati su misura per i risparmiatori di oggi: swap party (dove si barattano oggetti e vestiti), festival del riuso, mercatini. Per ogni città, è disponibile un calendario che raccoglie tutti gli eventi recensiti.

Un'altra sezione del portale, "Stili di vita", racconta invece la filosofia del low cost, con idee e tendenze grazie alle quali si può risparmiare nella vita di ogni giorno. Si va dalla borsa griffata, che si noleggia con quattro euro, ai work camp, che permettono di avere vitto e alloggio in vacanza con poco più di un centinaio di euro, dal couch surfing alla spesa alla spina. 

"Invitiamo i nostri lettori a vivere 'smart&cheap'  -  commenta Enrico Messina, uno degli autori del magazine -, cioè a non accontentarsi pur di risparmiare, ma a scegliere con intelligenza, appunto, cogliendo tutte le opportunità che ci sono. Noi cerchiamo di segnalarne il più possibile ai nostri lettori. Soprattutto, dimostriamo che anche con 10 euro in tasca, o a volte senza neanche quelli, si possono vivere eventi di assoluto spessore. Basti pensare che fra gli artisti di cui ci siamo occupati ci sono Fabri Fibra, Mengoni, Emma Marrone, Toni Servillo, solo per citarne qualcuno".

"L'idea è nata per rispondere principalmente a una nostra esigenza  -  racconta Stefano Petrelli, un altro curatore del sito -. Come tanti nostri coetanei, anche noi siamo infatti alla perenne ricerca di luoghi ed eventi per passare una bella serata senza svenarci. Diciamo che ci siamo fatti un magazine su misura. Poi, però, ci siamo accorti che l'idea funzionava anche per altre fasce di pubblico. D'altronde, con i tempi che corrono, non è solo lo studente universitario a cercare di risparmiare su tutto. Il low cost, ormai, è una filosofia trasversale".
fonte:repubblica.it

Jesi, assessore comunale tenta il suicidio in municipio


Barbara Traversi, 36 anni, si è gettata dal terzo piano del palazzo del comune marchigiano. E' ricoverata in gravissime condizioni. Ai familiari ha lasciato un biglietto di scuse. Ancora da chiarire i motivi del gesto

ANCONA - L'assessore all'Istruzione del Comune di Jesi Barbara Traversi, 36 anni, ha tentato il suicidio gettandosi dal terzo piano del Palazzo comunale. E' ricoverata in gravissime condizioni nell'ospedale di Torrette ad Ancona. Ai familiari, il marito e due figli, ha lasciato un biglietto di scuse.

Ancora da chiarire i motivi del gesto di Barbara Traversi, che, stando a quanto si è appreso, potrebbero essere di natura personale. La Traversi è un'insegnante, chiamata a far parte della giunta del sindaco Massimo Bacci, eletto con una lista civica. Ricopre anche le deleghe alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili.

Stamani era al lavoro come sempre nel suo ufficio. E' stata a colloquio con alcuni dipendenti, poi, una volta che l'ultima persona presente è uscita dall'ufficio, ha avvicinato una sedia ad una delle finestre e si è lanciata nel vuoto, da un'altezza di circa 18 metri. Il volo è finito su una rampa di scale, le 'Scalette' del centro storico. A scoprire quanto era successo è stato poi uno dei dipendenti, che ha dato l'allarme.
 fonte:la repubblica.it

domenica 19 maggio 2013

Guinness dei Primati: in Indonesia il neonato piu’ grande

E' nato in Indonesia e già appena nato ha vinto un record, si è il neonato più grande del mondo.
Pesa ben 8.7 chilogrammi e nato il 21 settembre in un ospedale pubblico.
Tutti si domandano della madre,ma non vi preoccupate questo gigante neonato è nato attraverso un parto cesareo.
Altrimenti povera donna!
Questo bimbone (definiamolo così) e lungo 62 centimetri.


Pitbull prende proiettile destinato al padrone


Molto spesso vediamo animali,eroi che salvano la vita ai loro padroni. 

Questa è la storia di Kilo un pit bull  di dodici anni che ha salvato la vita al suo padrone e alla sua fidanzata. I due erano in casa quando ha bussato il corriere ma l'uomo si è accorto che era un rapinatore cosi ha provato a chiudere la porta, ma lui ha estratto una pistola,Kilo allora si precipita verso la porta e, a suo malgrado,intercetta il proiettile.
Il rapinatore cosi è scappato, il cane è stato portato subito dal veterinario ma il colpo che era stato sparato in testa non è arrivato al cranio e il cane si è salvato.

IL PRETE CHE BENEDICE CON LA PISTOLA AD ACQUA!

Sembra che la chiesa si disposta a tutto pur di far colpo sulle nuove generazioni sempre più lontane dalla religione. Così dopo aver visto il papa iscritto su Facebook, ora arriva il prete che benedice i suoi fedeli con una pistola ad acqua.
Il parroco in questione, Padre Humberto Alvarez (nella foto), pare che abbia trovato nella sua parrocchia di Ojo de Agua a Saltillo in Messico, un valido motivo per convincere i più giovani ad andare a Messa.
Fonte:Notiziario360

Maturità 2013, impossibile copiare: ci saranno i rilevatori di smartphone nascosti

Anche quest’anno manca veramente poco agli esami di maturità, e tutti gli studenti del quinto sanno bene che durante queste prove dovranno tirare fuori il meglio di loro per poterli superare. Se pensano di poter copiare, si sbagliano di grosso, e se hanno fatto così durante l’anno pensando di poterlo fare anche agli esami, hanno preso un granchio: pare che quest’anno nelle sale scolastiche saranno inseriti dei rivelatori di smartphone!
Secondo quanto riportato, pare che l’ANP, ovvero l’associazione rappresentativa dei presidi italiani, abbia fatto richiesta a Maria Chiara Carrozza, neo ministro dell’istruzione, di fare in modo che quest’anno, agli esami, i copioni abbiano la strada sbarrata. Come ben saprete, su internet ci sono diversi siti o forum che dopo pochissimi minuti dall’uscita dei test, pubblicano online le soluzioni.

La lettera è stata firmata dal professor Giorgio Rembado, presidente dell’associazione sopracitata. Una delle frasi forti presenti sulla lettera:  ”Ministro, bastano pochi soldi, bisogna installare rilevatori elettronici di smartphone nelle sedi d’esame. È forse giusto che prove sempre più importanti per l’accesso all’università vengano adulterate?”
Questi rilevatori pare non costino poi così tanto, e non emettono neanche delle frequenze radio: si parla di una spesa che oscilla tra i 20 e i 100 euro, ed essendo 22.500 le classi che quest’anno faranno la maturità, la spesa potrà andare dai 60 mila ai 300 mila euro. Pare infatti che basti un solo rilevatore per scuola! Che ne pensate?
fonte:curiosone

sabato 18 maggio 2013

Donna getta i figli dal balcone gravissimi due bimbi di 3 e 6 anni


Dramma a Busto Arsizio. La donna soffre di problemi psichici

ROMA - Due bambini di sei e tre anni sono stati gettati dal balcone di un appartamento al terzo piano a Busto Arsizio (Varese) e sono stati ricoverati in gravi condizioni in ospedale. A gettarli è stata la madre, Silvia Brusciani, 41 anni, che soffre di problemi psichici.

Il bimbo di 6 anni, che ha un trauma cranico, è all'ospedale di Legnano, mentre la bimba è all'ospedale di Busto Arsizio con fratture addominali. I piccoli sono precipitati per 8-9 metri e sono caduti su una terrazza al piano terra dell'edificio. Un vicino ha dapprima visto precipitare la bambina e ha dato l'allarme; poi, dopo qualche istante, ha visto precipitare anche il fratellino.

La madre dei bimbi ha agito indisturbata: il marito era fuori casa per delle spese, lei era nell'abitazione della madre insieme ai bambini, in salotto. Quando l'anziana è andata in cucina per preparare il pranzo, Silvia Brusciani ha gettato i figli dal balcone. La tragedia è avvenuta in una palazzina di sei piani, in viale Boccaccio 7 nei pressi del centro storico di Busto Arsizio.

Fonte:Il messaggero.it

Donna di 50 anni si uccide chiudendosi nel congelatore


Sposata e madre di due figli, la donna soffriva di depressione. In corso accertamenti dei carabinieri

Una donna di 50 anni di Offida (Ascoli Piceno), Elena F., sposata e madre di due figli, si è tolta la vita in un modo atroce: si è chiusa in un grosso congelatore, che la famiglia tiene in campagna, nella frazione di Borgo Miriam, e si è lasciata morire. Sembra soffrisse di depressione, ma gli accertamenti dei carabinieri sono ancora in corso. L'allarme è scattato alle 13, quando il marito, rientrato a casa, ha trovato un biglietto di scuse.

Fonte:Ansa

Vive da 3 anni senza soldi per un esperimento





Vive da 3 anni senza soldi per un esperimento

In tempi di crisi, esperienze come questa possono forse tornare utili. Mark Boyle, britannico 34 anni, laureato in Economia, ha svolto un interessante esperimento: è riuscito a vivere per tre anni interi senza soldi, senza stipendio, senza spendere. La sua storia è stata raccontata al Daily Telegraph, dopo che Mark aveva pubblicato ‘The Moneyless Manifesto’, (“Manifesto di come si vive senza soldi”) che segue il successo del precedente ‘The Moneyless man’. Ecco la sua incredibile storia.

Mark lascia il lavoro in un’azienda biologica nel novembre del 2008, e va a vivere in una roulotte che gli era stata regalata. Coltivando il terreno, aiutando i contadini, cucinando su un fornello a legna, ricavando energia da un pannello solare, Mark è riuscito ad essere completamente autosufficiente.Per spostarsi, gli bastano le sue gambe o una bicicletta. ”Volevo rendermi conto se era possibile vivere senza soldi e quale effetto poteva avere su me”, ha detto Mark al Telegraph.
”Anche se – confessa – all’inizio non è stato facile e tutti, compresa la famiglia, pensavano ad uno scherzo e ricevevo solo critiche. Poi il sostegno è cresciuto e molti si sono resi conto che il denaro non è così sicuro come ai tempi del boom economico”. Ecco che allora anche gli altri si sono interessati ai suoi piccoli “trucchi” per risparmiare. Non tutti vogliono del tutto rinunciare alle comodità della vita moderna, ma tagliare le spese sì. E Mark è lì per aiutarli.
Fonte:curiosone 

Donna ruba 1500 biglietti della Lotteria


Una donna, in Lousiville (nello stato del Kentucky), è ricercata dalla polizia con l’accusa di aver rubato 1500 biglietti della lotteria. Nonostante i 1500 biglietti rubati, però, secondo i media, la donna non avrebbe vinto più di 200 dollari. Cifra che adesso potrebbe portarla in prigione.
Il fatto si è verificato il 16 aprile alle 3.30 di notte ed è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza. Secondo la polizia il negozio era chiuso in quel momento e il vetro rotto dalla donna per poter penetrare nell'edificio ha fatto suonare l’allarme.

La donna ha afferrato il più velocemente possibile l’intero dispenser dei biglietti che ne conteneva circa 1500. Un paio d’ore più tardi la polizia ha scoperto che un sospetto aveva incassato la cifra di 200 dollari relativa ad alcune centinaia di biglietti vincenti.
Per appena 200 dollari, la donna ha causato circa 4000 dollari di danni al negozio. La ricercata è una donna di colore tra i 20-25 anni e porta gli occhiali.
Si tratterà di una ossessiva compulsiva del gioco o semplicemente di una donna che ha tentato il tutto per tutto sperando di essere baciata dalla fortuna? Con i tempi che corrono non ci sono quasi più i soldi per arrivare a fine mese, figuriamoci se resta del denaro da sperperare al gioco.
fonte:Curiosone 

venerdì 17 maggio 2013

Donna cinese ruba carro attrezzi per cercare di evitare una multa

Una donna cinese non ha preso bene l’arrivo del carro attrezzi per rimuovere la sua auto parcheggiata in divieto di sosta, sulle strisce pedonali. Come a volte capita in questi casi, la donna ha iniziato a litigare con l’addetto del carro attrezzi, cercando di spiegargli che aveva lasciato l’auto lì solo poco tempo e la stava per spostare.

Ma l’uomo del carro attrezzi non ha voluto sentire ragioni, e ha caricato l’auto per rimuoverla. La donna però non si è data per vinta e, come si può vedere dal filmato, è salita in auto, ha ingranato la marcia ed è partita… portandosi via anche il carro attrezzi.


Fonte:notizie del mondo 

Sorelline con due tumori superano ogni aspettativa:"L'amore le tiene in vita"


La più grande ha 4 anni, la più piccola meno di due. Entrambe, per un caso tragico, hanno sviluppato un tumore, ma entrambe, finora, hanno preso in giro le aspettative dei medici, e continuano a vivere le loro vite, come se niente fosse.
Una storia commovente, raccontata dai genitori, Heather e Andy, al tabloid britannico The Sun. Charlie-Marie, 15 mesi, prima della sua nascita aveva già un tumore: i medici avvisarono Heather, 27 anni, dicendole che la bambina non sarebbe sopravvissuta, e che sarebbe stato meglio abortire.
Heather disse di no, ma il suo incubo non era finito: poco dopo, lei e suo marito scoprirono che anche l’altra figlia, Emma-Jean, aveva un tumore. Entrambe le bambine, proprio a causa del “doppio tumore” al cuore, avevano sviluppato la sclerosi tuberosa, o sindrome di Bourneville-Pringle, una malattia molto rara.
Ma loro vanno avanti, come se niente fosse. “Credo che il loro amore reciproco le stia curando – dice commossa Heather – le mantiene forti. I medici le vedono così attive e in salute, e quasi non ci credono. Sono i miei piccoli miracoli”.
Fonte:Leggo

Le zanzare hanno le ore contate, ecco come imparare a fare una semplice zanzara-trappola!

Ecco tutto ciò che vi occorre per creare questa semplice ma efficacissima zanzara-trappola:200 ml di acqua, 50 grammi di zucchero di canna, 1 grammo di lievito e una bottiglia di plastica da 2 litri.
 Procedura:
- tagliare la bottiglia di plastica a metà.
- mescolare lo zucchero di canna con l’acqua calda, lasciare raffreddare e poi versare il contenuto nella metà inferiore della bottiglia.
- aggiungere il lievito senza mescolare, crea anidride carbonica.
- posizionare la parte imbuto capovolta nell’altra parte della bottiglia.
- avvolgere la bottiglia con qualcosa di nero meno la parte superiore e mettere in qualche angolo della casa.
In due settimane vedrete già i risultati e la quantità di zanzare che sono morte all’interno della bottiglia. Potete usare questo metodo in qualsiasi luogo: scuole, asili, ospedali, aziende agricole, aziende di allevamento etc.
Fonte:Trappole per Zanzare 

L’uomo con lo scroto da 45 kg si è fatto operare per la rimozione

Questa è la storia di Warren un signore di LAS VEGAS (Nevada, USA)  che è conosciuto perché 
aveva lo scroto più grande del mondo,non ci crederete pesava 45 kili.
Il Signor Warren non voleva sottoporsi all'intervento perché per questa cosa era diventato famoso. Ma poi ha cambiato idea e si è sottoposto all'intervento che è durato 13 ore,ma alla fine è andato tutto per il meglio. Ora, secondo quanto dichiarato dal dottor Joel Gelman, direttore del Centro di Urologia Ricostruttiva presso l’Università della California, il signor Warren è “un uomo nuovo”.

Fonte:Curiosone

Aulin (Nimesulide): l’Italia lo commercializza e il resto dell’Europa lo vieta!


In Italia viene consumata una percentuale pari al 60% della produzione mondiale, ma qualche altro Paese europeo si è già accorto della sua pericolosità; stiamo parlando del principio attivo Nimesulide, commercializzato in Italia con il nome di Aulin (e non solo).
In altri paesi come Spagna, Finlandia e Irlanda non viene venduto dal 2002 dopo che diversi pazienti hanno subito un trapianto di fegato per i gravi danni causati, probabilmente, da questo medicinale.
In mercati ghiotti come Giappone e Stati Uniti per il principio attivo non è stato nemmeno mai richiesta la registrazione.
Vi dico solo che un paio d’anni fa, da un’inchiesta del pm Raffaele Guariniello, è emersa la presenza di un filmato che ritraeva il numero due dell’agenzia, Pasqualino Rossi, mentre riceveva una mazzetta da un mediatore di una casa farmaceutica per “lasciare tranquillo” l’Aulin.
Invece di lamentarsi per la vendita libera dei medicinali anche all’interno dei supermercati, sarebbe il caso che i farmacisti di tutta Italia protestino per la commercializzazione di questo farmaco pericolosissimo.
Il problema è che, come si sa, in Italia si va avanti esclusivamente con la corruzione.

fonte:notizieincredibili.net