sabato 25 maggio 2013

Pisa, quattro ragazzi travolti da un Suv alla fermata dell'autobus: due sono gravi

Il conducente, forse per un malore, ha perso il controllo dell'auto e si è schiantato più avanti contro una casa

MILANO - Un Suv piomba sulla fermata dell'autobus e travolge quattro giovanissimi che attendevano il pullman per andare a scuola a Pisa. L'incidente è avvenuto stamani alle 7 in via Cammeo nel comune di Cascina (Pisa). Si tratta di due maschi 16 e 17 anni e due femmine di 16 e 17. I due più gravi sono sedicenni (maschio e femmina) ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa e sottoposti ad interventi chirurgici complessi. La prognosi è riservata. Gli altri due non sono in pericolo di vita. In particolare, la ragazza di 16 anni sottoposta a molteplici interventi chirurgici per ridurre le lesioni interne riportate «non ha avuto l'asportazione della milza» come invece era stato erroneamente precedentemente indicato. Proprio il tempestivo intervento dei medici del pronto soccorso di Pisa ha consentito di salvare la funzionalità dell'organo. «Il quadro generale - spiegano i medici - resta critico e la giovane sarà tenuta sotto stretta osservazione».
Fonte:Corriere della sera 

Svezzamento del bambino, le linee guida del ministero della salute

Dal sesto mese di vita compiuto del bambino si può iniziare lo svezzamento, cioè l’integrazione di cibi solidi e semisolidi all’alimentazione con solo latte. Rispetto a prima l'ordine di introduzione degli alimenti non riveste più l'importanza che un tempo gli veniva attribuita prima.
Dal sesto mese di vita compiuto si può iniziare lo svezzamento, cioè l’integrazione di cibi solidi e semisolidi (biscotti, frutta, pappe, minestrine) all’alimentazione con solo latte (materno o formula adatta per il primo semestre). E' quanto raccomanda il ministero della Salute nella guida per le famiglie "Bambine e bambini del mondo".
A sei mesi il bambino è ormai sicuramente pronto da ogni punto di vista (psicologico, motorio, digestivo) ad altro tipo di nutrimento diverso dal latte materno e potrà accettare il cucchiaino e gestire la deglutizione di cibi densi, dice il ministero.
Questo non vuol dire però smettere con il latte materno: l’allattamento è il modo per dare al bambino, allo stesso tempo, nutrimento e sicurezza, insomma un riferimento affettivo rilevante per l’acquisizione dell’autonomia.
Se la madre lo desidera, l’allattamento al seno potrà quindi continuare dal secondo semestre di vita fino al secondo anno e anche oltre, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il bambino allattato oltre il secondo anno di vita, sottolinea il ministero, non va visto come un bambino viziato e sua madre non deve ritenere di limitare la sua maturazione e la sua autonomia.
Lo svezzamento non è soltanto una tappa importante dal punto di vista nutrizionale: come sottolinea il ministero, rappresenta anche un momento delicato e importante per l’acquisizione di comportamenti e attitudini del piccolo di fronte alle esperienze olfattive e gustative, all’accettazione del cucchiaino.

In quale ordine vanno introdotti gli alimenti

L’ordine con cui gli alimenti semisolidi e solidi vengono introdotti nella fase dello svezzamento non riveste più l’importanza che un tempo gli veniva attribuita, si legge nella guida del ministero e può variare in base alla preferenza del bambino e alla cultura gastronomica della famiglia e del pediatra che fornisce i consigli.
Non è necessario posticipare il consumo da parte del bambino del pane e della pastina (contenenti glutine).

I primi cibi diversi dal latte da introdurre

Come primi alimenti diversi dal latte da offrire si possono provare, in base alla scelta materna, alle vostre abitudini culturali ed all’accettazione del bambino, i seguenti:
  • vegetali cotti e tritati come patate, carote
  • banana o pera o mela grattugiata
  • crema di riso messa nel latte
e successivamente
  • carboidrati come riso, mais, porridge, akamu, tapioca, yucca
  • proteine (senza eccedere): montone, agnello, pollo, manzo, pesce, capretto, maiale.

Non esagerare con i cibi salati e troppe proteine

È ancora valida e attuale la raccomandazione di non esagerare, nella fase dello svezzamento, con l’offerta di cibi salati e ad alto contenuto proteico.
Gli errori più comuni nella prima alimentazione sono dovuti infatti all’eccesso di formaggio, formaggini e carne, che appesantiscono il metabolismo del bambino e possono anche orientare le sue preferenze future verso un’alimentazione meno sana, perché con troppe proteine e con troppo sale.
Nel caso di allattamento artificiale bisogna evitare la tentazione di aggiungere nel biberon biscotti, creme e altro al latte anche nei primi mesi. Si aspetterà quantomeno il 4° mese e possibilmente il 6°, procedendo con uno svezzamento secondo linee guida generali analoghe a quelle valide per il bambino allattato al seno.
Non aggiungere zucchero, sale e miele
A questi alimenti non aggiungere zucchero (può favorire le carie), sale (è già contenuto a sufficienza nei cibi), miele (mai sotto l’anno di vita perché potrebbe contenere un germe molto pericoloso, il botulino).
Meglio evitare alimenti a contenuto ridotto di grassi come certi tipi di latte e yogurt, perché il grasso è importante per un organismo in crescita, specialmente per il cervello. Come il bambino mangerà cibi semisolidi e solidi così progressivamente berrà meno latte (materno o artificiale).
Oggi si ritiene che continuare ad allattare al seno il proprio bambino anche dopo che inizia a mangiare cibi solidi e semisolidi, rechi sicuri benefici. In alcuni casi e condizioni può essere utile aggiungere nel primo anno di vita alcune vitamine, su indicazione del pediatra.
Fonte:nostrofiglio.it

Mal di testa da stress, italiani ne soffrono meno in Ue

In Italia, nonostante la crisi, abbiamo una delle piu' basse percentuali di cefalea da stress: il 19,4%, inferiore alla media delle altre nazione europee e molto piu' simile a quella americana.

Comunque una delle piu' basse dei Paesi Occidentali.

Un gruppo di studio con ricercatori delle Universita' di Parma e Palermo, presentato a Stresa in occasione di un convegno sul mal di testa, ha aggiornato l'unico studio italiano sull'epidemiologia di questo disturbo nel nostro Paese finora disponibile: il PACE study condotto nel 2008-2009 che riportava percentuali di cefalea past year (cioe' nell'anno precedente all'indagine) del 52% per le donne e del 42.8% per gli uomini, mentre la cefalea lifetime (cioe' quanti hanno sofferto di mal di testa nell'arco della propria vita) riguarderebbe il 75,8% delle donne ed il 60,6% degli uomini.

Per l'emicrania i valori past-year erano superiori a quelli medi europei: 30.1% nelle donne e 12.1% negli uomini.

Rispetto all'emicrania, esistono meno studi epidemiologici per la cefalea di tipo tensivo, il cosiddetto mal di testa da stress e i risultati sono spesso divergenti: 74% in Danimarca e 38% negli Stati Uniti. Le donne piu' colpite dei maschi, ma in maniera meno netta: 86% contro il 63% degli uomini in Danimarca e il 42% contro l'36% in USA. 
Fonte:Ansa

venerdì 24 maggio 2013

Trachea creata con stampante 3D salva un bambino

Il piccolo era affetto da una grave malattia respiratoria.
Il modello realizzato sulla base della Tac

Uno scheletro su misura per sostenere lo sviluppo della trachea e dei bronchi in chi è nato senza un supporto cartilagineo adeguato alle vie respiratorie. Un supporto uscito direttamente da una stampante in 3D grazie al modello ottenuto dall'immagine ad alta risoluzione della Tac del paziente. Il dispositivo ha salvato la vita del piccolo Kaiba, di 20 mesi, affetto da una forma ditracheobroncomalacia (Tbm) grave con il collasso della trachea associato a quello dei grossi bronchi.
L'UNIVERSITÀ - La speranza per i genitori di Kaiba è arrivata da uno di ricercatori dall'Università del Michigan (Usa) che ha creato il dispositivo bioassorbibile grazie alla stampante in 3D e all'uso di policaprolattone (Pcl), utilizzando come materiale un polimero semicristallino sintetico biodegradabile. Il caso clinico è stato pubblicato su New England Journal of Medicine. Lo scheletro è stato cucito intorno alle vie respiratorie di Kaiba per espandere i bronchi e dare un supporto per aiutare la crescita corretta dell'apparato. Dopo tre anni verrà riassorbito dal corpo.
LA PATOLOGIA - Un neonato su 2.200 nasce con Tbm grave che però spesso è confusa con l'asma, ma il caso grave di Kaiba riguarda solo il 10% di questi malati. I ricercatori hanno ottenuto dall'Agenzia americana Food and Drug Administration un'attestazione d'emergenza per procedere all'impianto del dispositivo avvenuto al Mott childrens' Hospital dell'università del Michigan.«È stato incredibile - affermano i medici - appena abbiamo inserito lo scheletro, i polmoni hanno iniziato ad andare su e giù per la prima volta. Ed è stato il momento che abbiamo capito che l'operazione era riuscita»
Fonte: Agenzia Adnkronos